Festival dell’Acqua 2024
Firenze 24-26 settembre 2024
24/9 – Palazzo Vecchio
(Salone dei Cinquecento)
25-26/9 – Fortezza da Basso
Un evento promosso e organizzato da
In collaborazione con
Festival dell’Acqua 2024
280 Relatori, 18 convegni, 3 giorni, più di 3200 visitatori questo è stato il Festival Dell’Acqua di Firenze
Rivivi le emozioni in questo video
Edizione 2024
ACQUA, FIRENZE OSPITA L’8A EDIZIONE DEL FESTIVAL DI UTILITALIA
Dal 24 al 26 settembre a Palazzo Vecchio e nella Fortezza da Basso in collaborazione con Publiacqua e Confservizi Cispel Toscana
Fra i temi al centro del confronto quello della sicurezza dell’acqua del rubinetto. In 4 anni il grado di implementazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua è passato dal 16% al 40%, con investimenti pari a 122 milioni di euro
Dal 24 al 26 settembre Firenze ospiterà il Festival dell’Acqua, uno fra i principali appuntamenti nazionali incentrati sui temi del servizio idrico. Ideato e promosso da Utilitalia, il Festival dell’Acqua è giunto all’ottava edizione e nel 2024 sarà organizzato in collaborazione con Publiacqua e Confservizi Cispel Toscana. Saranno circa 220 i relatori, per una tre giorni di riflessioni e approfondimenti – 18 convegni tra sessioni plenarie ed eventi paralleli – con ospiti nazionali e internazionali per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita. Il Festival dell’Acqua non sarà solamente un’occasione importante per gli addetti ai lavori, ma coinvolgerà anche la città con intrattenimenti ed eventi artistici e culturali, per approfondire il tema dell’acqua sotto varie angolature.
La manifestazione, a cadenza biennale, arriverà a Firenze (il 24 settembre a Palazzo Vecchio e il 25 e il 26 nella Fortezza da Basso) dopo le edizioni di Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015, Bari nel 2017, Bressanone/Venezia nel 2019, una versione digitale nel 2021 e Torino nel 2022. Esponenti della politica, tecnici ed esperti del settore si confronteranno con i principali attori italiani ed europei del servizio idrico sugli investimenti infrastrutturali e finanziari per la tutela della risorsa, sulle politiche di adattamento al cambiamento climatico, sulla governance; e ancora sulla digitalizzazione del servizio idrico integrato, sulla depurazione e sui cambiamenti attesi dalla nuova Commissione Europea.
Tra i temi al centro del dibattito ci sarà anche quello della sicurezza dell’acqua del rubinetto. Come ha evidenziato il primo rapporto elaborato dal Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque dell’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi tre anni i controlli effettuati sono risultati conformi ai parametri di legge nel 99,1% dei casi. In questo quadro, gli operatori del servizio idrico sono al lavoro per l’implementazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA), che hanno lo scopo di identificare e prevenire ogni rischio legato alla qualità delle acque destinate al consumo. I PSA dovranno essere completati entro il 12 gennaio del 2029 per i sistemi di fornitura. Da un’indagine di Utilitalia che sarà presentata nel corso del Festival è emerso come, allo stato attuale, la popolazione servita con PSA predisposto (su un campione di circa 32 milioni di abitanti) è pari al 37,8%. In decisa crescita è il grado di implementazione dei Piani, che è passato dal 16% del 2019 al 40% del 2023, mentre dal campione analizzato il tempo medio per il completamento è di circa altri 4 anni. L’indagine della Federazione ha valutato anche valore degli investimenti totali derivanti dall’implementazione del PSA che, per un campione ristretto di 19 aziende, è risultato pari a 122 milioni di euro.
MARTEDI’ 24 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 14.00-18.00 – Palazzo Vecchio – Salone dei Cinquecento
EVENTO APERTURA FESTIVAL
Nel Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio è in programma l’evento di apertura del Festival, con il passaggio del testimone tra il Festival di Torino del 2022 e quello di Firenze e il saluto delle istituzioni e delle autorità.
Per poter garantire l’accesso all’evento inaugurale in programma presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio è necessario procedere all’iscrizione tramite il link sottostante
MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE – Mattina ore 9.30-13.00 – Sala Arno
SESSIONE PLENARIA – IL GOVERNO DELLA RISORSA IDRICA
Il governo della risorsa idrica implica l’adozione di politiche che, pur nella molteplicità delle legittime esigenze che nascono dal territorio, riescano a individuare percorsi di sostenibilità economica ed ambientale in grado di garantire anche le future generazioni. Sotto questo punto di vista, l’avvio delle azioni previste dal Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici intende rispondere in qualche modo alle diverse domande provenienti dal territorio. Anzi, si può dire che è soprattutto con le azioni di adattamento che si rendono partecipi i cittadini e il territorio dei benefici derivanti dalle politiche attive intraprese. Si tratta di misure che vanno dal contrasto alla siccità come il riuso delle acque reflue trattate, il contenimento delle dispersioni, ecc. sino a quelle destinate a minimizzare gli effetti connessi alle precipitazioni atmosferiche estreme come i sistemi di raccolta e laminazione, la realizzazione di infrastrutture verdi e blu in aree urbane e periurbane ecc. Compito della politica e delle amministrazioni dovrebbe essere la facilitazione di questi percorsi virtuosi nel nome della tutela dei cittadini e della sostenibilità ambientale.
MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE – Mattina ore 14.00-17.30 – Sala Arno
SESSIONE PLENARIA – UN NUOVO PATTO PER L’ACQUA
L’effetto congiunto dei mutamenti climatici e delle recenti evoluzioni del quadro di riferimento nazionale ed europeo in materia idrico-ambientale, sta ridefinendo le priorità sul piano politico e istituzionale con riflessi anche sulla pianificazione del territorio e sulle stesse modalità di gestione. Giusto trent’anni fa il legislatore nazionale indicò la frammentazione gestionale-territoriale del ciclo idrico come il maggiore ostacolo alla modernizzazione del sistema. Oggi questo obiettivo si può considerare pressoché raggiunto, ma non per questo l’azione riformatrice va rallentata anche perché – come hanno mostrato recenti effetti del cambiamento climatico – i danni economici ed alla stessa sicurezza dei cittadini sono sempre più evidenti, retaggio anche della cronica fragilità del territorio e delle politiche di prevenzione. Una risposta in termini realistici non può a questo punto prescindere da una policy con una visione allargata in grado di comprendere le diverse implicazioni legate all’impatto fra risorsa idrica e territorio.
MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 15.30-18.00 – Sala Tevere
SESSIONE PARALLELA – RESILIENZA IDRICA E RIGENERAZIONE URBANA: DALLA TUTELA DELLA RISORSA ALLA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI
A cura di AGICI
Tutelare la risorsa idrica vuol dire tutelare e valorizzare il territorio. Ma questo non può prescindere dalla gestione sostenibile del Servizio Idrico Integrato che sempre più spesso deve affrontare le conseguenze dei fenomeni meteorologici estremi e dei cambiamenti climatici. Ciò richiede soluzioni concrete, sostenibili e innovative da parte delle utility idriche, insieme a strumenti di policy e meccanismi in grado di migliorare la capacità di pianificazione e rafforzare il coordinamento e l’integrazione tra diversi settori.
Il VII Workshop Annuale dell’Observatory for a Sustainable Water Industry di Agici – OSWI – vuole evidenziare il ruolo di crescente importanza del settore idrico nello sviluppo sociale, economico e ambientale dei territori, discutendone con i vertici delle utilities e delle aziende che ne costituiscono il loro ecosistema industriale e finanziario. Particolare attenzione sarà posta su come queste dinamiche influiscano sulle strategie degli operatori, sui servizi offerti e sulle politiche di investimento.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare i risultati dello Studio 2024, che si è focalizzato proprio su questi temi, e per consegnare il premio Manager Servizio Idrico.
MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 15.00-17.00 – Sala Po
SESSIONE PARALLELA – PARTENARIATO TRA PUBBLICO E PRIVATO NEL SETTORE IDRICO. IL RACCONTO DI UN SUCCESSO
A cura di SUEZ
In molti settori la partnership tra soggetti pubblici e compagnie private ha dimostrato di essere uno strumento efficace per garantire risultati industriali, nonché una governance e visione di lungo periodo, il tutto nel rispetto del necessario equilibrio economico/finanziario. Anche nel Servizio Idrico Integrato abbiamo assistito a casi di successo che hanno portato sul territorio competenze e risultati concreti: dimostrazione della possibilità di collaborare in modo efficace per il bene comune. Nell’ambito del convegno verranno illustrati un caso di successo e quelle che potranno essere le prospettive future per affrontare le nuove sfide del Servizio Idrico Integrato.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Mattina ore 9.30-13.00 – Sala Po
SESSIONE PLENARIA – PROSPETTIVE PER LA GESTIONE DEI FANGHI DI DEPURAZIONE
Quello dei fanghi di depurazione è un argomento di grande rilevanza economica ed ambientale nell’ambito del trattamento delle acque reflue, sul quale si ancora devono scontare ritardi ed incertezze da parte del legislatore comunitario. In questa perdurante incertezza la scelta della tecnologia più affidabile è d’obbligo, ribadendo al tempo stesso l’obiettivo di fare dei fanghi uno degli elementi di connessione per conseguire la circolarità del processo di depurazione. Altro tema rilevante è rappresentato dalla trasformazione digitale, nel quale da svariati anni sono impegnate oramai a livello mondiale le principali imprese idriche: allo sviluppo prodigioso avvenuto sulle soluzioni hardware e software ha fatto riscontro un mercato che ha saputo cogliere le nuove opportunità offerte da una strumentazione e da una sensoristica sempre più affidabile e da soluzioni come l’intelligenza artificiale. Il tema dell’acqua potabile viene trattato partendo dalle misure atte a prevenire possibili contaminazioni, come i piani di sicurezza dell’acqua, sino ai nuovi contaminanti ed alle filiere di trattamento che si renderanno necessarie allo scopo. Verranno infine esaminati i contenuti ma anche le criticità della Direttiva Europea sulle acque reflue, insieme alle ricadute che ne derivano nella gestione integrata delle acque meteoriche.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Mattina ore 9.30-13.00 – Sala Arno
SESSIONE PLENARIA – SMART & DIGITAL WATER
La trasformazione digitale è oramai un ciclone che ha attraversato tutto il mondo dell’industria e dei servizi. Il mondo dell’acqua anche per le tematiche di qualità della gestione e di sicurezza degli utilizzatori finali della risorsa idrica, ne risulta profondamente coinvolto. Già da diversi decenni il percorso dell’automazione dei processi che sovraintendono al servizio idrico è stato percorso dalle imprese idriche a livello mondiale e da questa molteplicità di esperienze emergono sempre nuove soluzioni per nuovi utilizzatori. Allo sviluppo prodigioso avvenuto sulle soluzioni hardware e software ha fatto inoltre riscontro un mercato che ha saputo cogliere le nuove opportunità offerte da una strumentazione e da una sensoristica sempre più affidabile e dal ricorso a nuove architetture come le piattaforme basate sull’intelligenza artificiale
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Mattina ore 09.30-11.00 – Sala Tevere
SESSIONE PARALLELA – ACQUA E SALUTE – PSA, NUOVI INQUINANTI E NUOVE FILIERE DI TRATTAMENTO
Con la recente Direttiva Europea (n. 2020/2184), recepita con decreto n.18 del 2023, la gestione dell’acqua potabile si arricchisce di nuovi contenuti. Nello specifico le misure introdotte vanno dalle azioni per prevenire possibili contaminazioni, i piani di sicurezza dell’acqua, le nuove regole per la fruizione dell’acqua negli spazi pubblici, i requisiti minimi dei materiali che entrano in contatto con le acque potabili, sino ai nuovi contaminanti (come i PFAS) ed alle filiere di trattamento che si renderanno all’uopo necessarie.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Mattina ore 9.30-11.00 – Sala Volturno
SESSIONE PARALLELA – PROSPETTIVE E CRITICITÀ PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA FOGNARIO E DEPURATIVO ALLA LUCE DELLA REVISIONE DIRETTIVA UWWTD. (RIUSO, INQUINANTI EMERGENTI)
E’ fuori di dubbio che la recente Direttiva Europea sulle acque reflue metterà alla prova le imprese idriche europee ma anche le comunità per i prossimi anni. Ad esempio negli agglomerati con oltre i 1.000 abitanti equivalenti le acque reflue urbane dovranno essere sottoposte, prima di essere scaricate nell’ambiente, a trattamento secondario, terziario e in alcuni casi anche quaternario, in base a fattori tecnici e dimensionali. Il principio da sempre enunciato del polluters’ pay dovrebbe trovare pratica attuazione essendo state individuate diverse categorie di produttori che rilasciano in ambiente microinquinanti pericolosi per la salute. La direttiva poi, in ossequio alle indicazioni del Green-Deal intende promuovere forme di circolarità (ad esempio riuso) oltre politiche di decarbonizzazione. In proposito si propone di raggiungere la neutralità climatica (c.d. net.zero) nei processi di depurazione entro il 2040. Una forte indicazione poi all’inclusione nel ciclo idrico anche delle acque meteoriche e altri temi ancora sono fra i contenuti di una che si può definire fra le più ambiziose e sfidanti Direttive partorite in questi anni dall’Unione Europea.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Mattina ore 11.30-13.00 – Sala Tevere
SESSIONE PARALLELA – IL SERVIZIO IDRICO IN TOSCANA: UN BILANCIO DEI PRIMI 25 ANNI, LE SFIDE DEL FUTURO, I PROGETTI DI INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ DEI GESTORI
Ci stiamo lasciando alle spalle i primi 25 anni di concessione del servizio idrico integrato in Toscana, la prima regione ad applicare la Legge Galli. Una fase impegnativa che ha raggiunto risultati strutturali importanti: il superamento della frammentazione gestionale, la nascita di una vera e propria “industria dell’acqua”, la ripresa degli investimenti in infrastrutture e manutenzioni dopo 20 anni di stop alla spesa pubblica (usando anche i fondi PNRR), il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’acqua potabile, la penetrazione totale del servizio di acquedotto, fognatura e depurazione, l’interconnessione degli acquedotti per contrastare i periodi di siccità, il completamento della depurazione, la riduzione delle perdite, un rapporto più trasparente con gli utenti. Finita questa fase se ne apre una nuova ancora più impegnativa: i nuovi cicli regolatori di ARERA, l’estensione del perimetro alle acque meteoriche, la nuova direttiva acque potabili e acque reflue, la sfida del riuso e riciclo, le politiche di decarbonizzazione e produzione di energia, la gestione sostenibile dei fanghi, l’ulteriore riduzione delle perdite, le sfide della circolarità e della sostenibilità, l’adattamento ai cambiamenti climatici. Vogliamo condividere un bilancio e discutere delle sfide future legate anche alle nuove concessioni. Servono investimenti e innovazione con l’uso delle nuove tecnologie.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Mattina ore 11.30-13.00 – Sala Volturno
SESSIONE PARALLELA – ACQUA ED ENERGIA TRA EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ
Sono noti i collegamenti fra l’acqua e l’energia. Acqua che produce energia e acqua che utilizza energia. Il seminario affronta alcuni esempi di questo duplice rapporto che data dalla notte dei tempi.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 14.00-17.30 – Sala Arno
SESSIONE PLENARIA – SERVIZI IDRICI E CLIMATE CHANGE MISURE DI ADATTAMENTO E MITIGAZIONE, RIDUZIONE PERDITE
Quali azioni impostare fra politiche di mitigazione e adattamento? Si tratta di un tema che ad oggi non ha trovato una soddisfacente risposta come emerge del resto dalle ripetitive, continue e non sempre concludenti riunioni dell’IPCC. Quello che è certo è che si tratta delle due gambe sulle quali dovrebbe appoggiare il “Green Deal mondiale” che però, sulle due politiche indicate ha proceduto con differenti velocità. Premesso che si tratta di tematiche che sono da riportare ai livelli più alti della politica Europea e Mondiale, a livello locale vi è comunque molto da fare nel completamento delle opere, soprattutto in materia di adattamento al climate change, tanto più che finalmente il Governo ha tracciato le linee del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (c.d. PNACC)
Le piogge torrenziali che hanno colpito ampie fette dell’Italia, soprattutto nell’area Centro Nord apportando gravi danni e in alcuni casi perdita di vite umane, hanno evidenziato che il sistema Paese ha su questo punto un nervo scoperto. È un tema per il quale viene dedicata una specifica sezione del panel e che ha mostrato significative evoluzioni dal punto di vista delle politiche di regolazione e che sta spingendo le comunità ad affrontare dal punto di vista urbanistico, tecnico, organizzativo
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 14.00-15.30 – Sala Po
SESSIONE PARALLELA – GESTIONE AVANZATA DELLE ACQUE SOTTERRANEE
La carenza idrica che ha caratterizzato ampie aree del territorio nazionale negli ultimi anni ha posto l’attenzione sulle acque sotterranee, viste come risorsa fondamentale per garantire l’approvvigionamento idrico. Oltre al tema della ricerca e individuazione delle falde contenenti tale risorsa si pone anche il tema di “coltivare” tali falde acquifere in particolare attraverso sistemi di ricarica controllata che oltretutto forniscono un aiuto per smaltire le consistenti portate superficiali indotte dalle piogge intense che sempre più spesso si presentano sui nostri territori.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 16.00-17.30 – Sala Po
SESSIONE PARALLELA – ACQUA DALLA TERRA E DAL MARE (DISSALAZIONE)
I fenomeni di siccità che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni hanno riguardato tutti i settori idroesigenti (civile, agricoltura,…) rilevanti sotto il profilo sociale ed economico. Secondo gran parte degli esperti il cambiamento climatico in corso enfatizzerà sempre più nel futuro questa tendenza e questo richiederà un nuovo approccio in termini di tecnologie, investimenti, strategie gestionali e meccanismi di regolazione che dovranno interessare non solo l’Italia ma anche molti altri Paesi che presentano analoghe tendenze climatiche. Fra gli obiettivi di questo vasto sforzo si colloca anche la ricerca di nuove fonti non convenzionali a partire dalla dissalazione, ma non solo, soluzioni il cui costo, grazie alla intensa attività di ricerca si è notevolmente ridotto negli ultimi anni. Questo è particolarmente vero per quelle situazioni (ad esempio isole) dove la scarsa disponibilità della risorsa idrica e un consumo non comprimibile richiedono soluzioni funzionali e funzionanti.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 16.00-17.30 – Sala Tevere
SESSIONE PARALLELA – COLLABORAZIONI IN CAMPO EUROPEO E INTERNAZIONALE
I confronti e le collaborazioni sul piano internazionale hanno da sempre rappresentato un momento di crescita per le Utilities operanti nei servizi idrici. Ragioni storiche, economiche, geografiche hanno fatto sì che in differenti contesti si siano sviluppate esperienze con contenuti diversi fra di loro e l’esperienza di una comunità può diventare utile per fornire indicazioni ad altre realtà. Fra questi momenti di confronto e crescita certamente gli aspetti scientifici e tecnologici rappresentano un’area che si è fortemente sviluppata attraverso programmi sostenuti dalla UE che sostengono la collaborazione fra imprese e ricercatori di diversi Paesi. Stessa attenzione alla compartecipazione di diverse esperienze si riscontra sia sul piano politico istituzionale che delle stesse linee fondamentali del Servizio Idrico i cui connotati, sulla spinta di fattori di rilevanza globale come il climate change e l’attenzione al cittadino/consumatore, sono cambiati e stanno ancora scambiando. Si tratta di processi nei quali le realtà associative europee e internazionali possono assumere un ruolo rilevante.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 14.00-15.30 – Sala Volturno
SESSIONE PARALLELA – PRESENTAZIONE LIBRI
E’ prevista la presentazione di Libri riguardanti l’acqua e il servizio idrico da parte dei rispettivi autori che, dopo la presentazione potranno rispondere a domande del pubblico presente.
GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE – Pomeriggio ore 16.00-17.30 – Sala Volturno
SESSIONE PARALLELA – RUOLO DELLA SCUOLA PER L’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE IN CAMPO IDRICO
Un servizio idrico sempre più complesso e al tempo stesso attento nella sua interazione con il cittadino richiede programmi di formazione scolare (secondaria superiore) che favoriscano il successivo sviluppo dei giovani che intendono intraprendere questa strada.
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